20 anni di Torneo

di Tiggi

In una stagione in cui quelli che hanno pubblicato un articolo sono stati pochi e spesso nuovi (peraltro bravi e divertenti), arriva il momento dell'articolo stagionale del sottoscritto, un articolo che avrebbe dovuto titolare "Marenino buco e buco chi legge", un titolo goliardico ed infantile, un tributo a frasi semplici e divertenti nella loro stupidità.
Ma succede che dopo aver scritto negli anni, probabilmente alcuni tra gli articoli più divertenti, questa volta prevale la voglia di fare un bilancio ventennale (1992-2011).

Qualcosa di buono, difficile da quantificare

Credo di essere obiettivo pensando che tante persone si sarebbero perse di vista senza questo evento. Con gli anni che passano mi vien da ripensare ai compleanni, ai matrimoni, ai battesimi... quanto avrà pesato l'incontro annuale con il torneo che rinfrescava il ricordo della vecchia amicizia nello scegliere gli invitati a questa e quella festa, nella voglia di esserci di divertirsi insieme? Quanti addii al celibato sarebbero stati decisamente più smorti e meno frequentati? Quante rotonde sarebbero rimaste tali?
Personalmente non posso che essere orgoglioso di quello che è stato, screzi e polemiche spesso pietosi lasciano lo spazio all'abbraccio dopo un gol di ex-amici che non si parlavano più. Un brutto fallo a gamba tesa o i lamenti isterici verso un povero arbitro sottopagato degni di un bambino di 10 anni lasciano lo spazio al gesto atletico del più scarso del gruppo che trovava una conclusione impossibile e magari regalava la finale matematica alla compagine di fenomeni.

Un atto egoistico

L'ho sempre detto e lo ripeto, non sono certo da santificare per il sacrificio fatto alla comunità, il torneo l'ho sempre organizzato per me stesso, perché mi piace l'idea, perché partecipare ai tornei "seri" non è nemmeno vagamente divertente come confrontarsi tra amici rimescolando ogni anno le carte e cercando (questa è stata sempre la sfida più difficile e più importante) di avere un torneo equilibrato in cui tutto fosse possibile. Certo organizzato per me stesso, ma per il mio piacere di condividere il tempo con gli amici, andrebbe da se questo, non ci sarebbe bisogno di dirlo, ma qualcuno ha ormai ampiamente dimostrato di lasciarsi sfuggire le ovvietà.

Comunque poco cambiava se arrivavano grandi elogi o grandi critiche all'organizzazione, alla fine, ovviamente anche grazie alle critiche costruttive e ai suggerimenti, ho di volta in volta individuato a mio parere le cose che mi erano piaciute e quelli che erano stati gli errori, errori che non sempre coincidevano con quelle che sono state le cose tanto criticate.

Ricordo ad esempio le grandi e numerosissime lamentele (quasi unanimi) per la decisione di acquistare la cosiddetta "coppona", oggetto che adesso tutti considerano con soddisfazione il simbolo del torneo.
Le polemiche per il pallone a rimbalzo controllato dove si è poi creato il (per me) divertentissimo mito in cui il sottoscritto avrebbe imposto a 30 persone di giocare con un pallone poco gradito, quando la verità era che la maggior parte lo voleva (perché il calcetto si gioca con quel pallone), ma di fronte alle deliranti mail di 5/6 conservatori integralisti molti si dicevano disposti a giocare in qualunque modo, l'importante era giocare.
Infine quando un anno si provò a spostare le partite par accontentare un po' tutti (meno quelle della mia squadra) con il risultato opposto di scontentare chiunque (e da allora spostare le partite è diventato un giusto tabù).

Qualche sacrificio

Quando si fanno le cose per se stessi non ci sono mai grandi sacrifici, se si raggiunge lo scopo questo ripaga sempre, mentre se le cose vengono fatte per gli altri solitamente ci si aspetta un premio od un riconoscimento che ricompensi del tempo perso di questa o quella cosa fatta.
Però alla fine qualche sacrificio ugualmente c'è ed è quando per fare le cose che vanno fatte, si sacrifica parte del proprio divertimento. Quando si devono raccogliere i soldi prima di una partita rinunciando così alle chiacchiere con i propri compagni o anche semplicemente a 5 minuti di concentrazione, distribuendo i tesserini, consegnando le note, i calendari, etc.

Poi penso alle situazioni che riguardano me e la mia squadra del caso, quando c'è stata da prendere una decisione che in qualche modo toccava gli equilibri ho sempre preferito prenderla a favore di qualche altro partecipante, anche prendendomi uno svantaggio piuttosto che sentire le solite lamentele che non solo pregiudicano il mio divertimento, ma in qualche modo sminuiscono anche il valore delle eventuali vittorie sportive.
L'ultimo esempio sta nel sorteggio per la scelta dei giocatori del torneo, il sottoscritto si è trovato per 3 anni consecutivi (su 3) a fare l'ultima scelta, avrei chiesto di cambiare metodo di selezione per chiunque fosse stato lo sfigato, ma se sono io poco importa, in qualche modo ci si arrangia e sempre meglio arrivare ultimi che sentire le solite cantilene dei bambini rompiballe.

Idem quando si fa il calendario e si sceglie una data in cui molto probabilmente non ci si potrà essere, dopo tutto il tempo perso e qualche sacrificio fatto si rischia insomma di saltare una partita importante a cui si tiene... e magari l'altro che dice di non potere, non ha nemmeno chissà quale impegno e verrebbe ugualmente... ma vada così, facciamo contenti tutti.

Qualcosa non quadra

Però se poi arriva il momento di chiedere un sacrificio a qualche amico, quando la settimana prima della partita che sicuramente salterò, con tutti gli avversari presenti (con la finale già acquisita), si cerca di organizzare un anticipo di un'ora, ci si aspetterebbe almeno che l'ipotesi venga presa in considerazione, che si conti chi c'è e chi no, ma se nessuno si ferma 5 minuti per parlarne e tutti se ne fregano allora non si tratta di un sacrificio in più ma di una assoluta mancanza di interesse in quel che viene fatto o meno.

E' solo l'ultima d tante gocce: le solite critiche gratuite dei soliti noti che non hanno mosso un dito e non provano a capire che la priorità non è vincere il torneo, ma dare a tutti la possibilità di divertirsi, che dietro le critiche c'è la solita accusa di mala fede, che sono gli stessi che poi se non arrivano in finale non danno nemmeno una mano per le riprese o per l'articolo.
Si continuano a vedere pietose sclerate in campo ai danni di arbitri e di compagni che non si conoscono nemmeno bene e che magari loro sì vengono per divertirsi ignari del fatto che saranno apostrofati come i più indegni giocatori alla prima presunta svista... allora c'è qualcosa che non quadra.

Altre cose

Tra lavoro, svaghi ed impegni vari son tante le cose che mi tengono occupato e che richiedono la mia attenzione in questo periodo, per cui, un po' deluso dal non poter disputare l'ultima partita e dal contesto di tutto il suddetto, preferisco concentrarmi maggiormente su altro piuttosto che su questo torneo. Rimane da organizzare la premiazione e ritirare i premi, in poche ore si fa tutto. Ci penserà qualcun altro.

Sporting Sampei - Real Supergulp (3 - 7)

Sporting Sampei

  • Ben Grim: 6 Intanto si sacrifica ancora una volta per la comunità e ricopre il ruolo di portiere da lui non gradito, certo fa qualche erroraccio, ma anche alcune ottime parate pure sui rasoterra.
  • Checco Z.: 5,5 Un po' la delusione del torneo fino ad ora, via via accelera e si vede cosa potrebbe fare, ma certo non è ancora quasi mai riuscito a esprimersi sui suoi livelli con costanza
  • Ducaconte: 6 Spesso troppo distratto dietro, forse sarebbe più un terzino alla Roberto Carlos piuttosto che un centrale, comunque fa vedere la sua classe sul gol dove salta tutti e piazza la palla oltre il Baby.
  • Nano: 6,5: Rischia di essere fuori dai giochi per il solito legamento, ma fino a che è in campo tiene a galla la sua squadra da solo anche nei momenti peggiori, senza mai mollare, gli manca solo il gol.
  • Jolly 5,5: Probabilmente sente troppo la partita, dopo il tanto calcio degli ultimi anni dovrebbe usare un po' di mestiere quando riceve il pallone e invece spesso non sa cosa fare e in un paio di occasioni è primo responsabile dei gol subiti.
  • Topomoto 6: Un gol, ma anche tanti errori e un po' di leggerezza davanti, ha bisogno di una squadra più solida dietro di lui per potersi esprimere al meglio.
  • Cittino 6: Anche lui ha un po' di responsabilità dietro, ma per il resto è solido e quando arriva la palla buona la mette nell'angolino.

Real Supergulp

  • Baby 7,5: Non troppo impegnato per buona parte della partita, nel secondo tempo fa miracoli a ripetizione quando Franco si fa finalmente vedere in avanti.
  • Wembley 6: Sempre concreto e attento, va un po' nel pallone quando il compagno Nataleccio comincia a prenderlo di mira con rimproveri imbarazzanti e spesso immaginari... poi resterà quasi sempre in panca demotivato e ce ne dispiace.
  • Accia 8: A parte i vari teatrini con l'arbitro, degni della miglior sceneggiata napoletana, è in forma psico fisica eccezionale e quando tocca il pallone son dolori. Uccide il match con colpi da fuoriclasse quando i compagni si erano fatti rimontare.
  • Mario 6: Un paio di errori molto gravi lo costringerebbero all'insufficienza, ma alla fine fa anche qualcosa di buono e la sua squadra porta comunque a casa il risultato.
  • Tarnat 7: Capitano paziente, non facile rimanere calmo con certi compagni, apre pure le danze con il gol che sblocca il risultato, un tiro per lui atipico: lento e nello specchio della porta ;)
  • Bucolico 6: Tanto fiato, tanto impegno, tanta generosità, ma quando rimane dietro con Mario la squadra zoppica.
  • Nataleccio 6,5: Passino le grandi giocate, la tripletta e l'assist, ma c'è da dire che nei momenti difficili sbaglia tantissimo anche a porta vuota, poi i nervi saltano e l'imbarazzante scenata verso il compagno Wembley non può conciliare con un ottimo voto.

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Tabellino


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Marcatori: -


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Ammoniti: -